Questa volta parleremo di Obiettivi o lenti che dir si voglia. Sono la parte della macchina fotografica reflex che permette l'acquisizione dell'immagine. Sono composti principalmente da un corpo esterno in plastica o metallo, e da una parte interna comprendente svariato numero di lenti. La legenda di termini per gli obiettivi è composta principalmente da 2 parametri: la lungezza focale e l'apertura di diaframma. La
lunghezza focale è, in teoria, la distanza tra il piano ottico del sensore (segnalato sulle reflex con un segnino sul corpo) e il centro ottico dell'obiettivo. Più lontani si trovano questi due punti e più alta sarà la capacità di ingrandire dell'obiettivo. Un altro parametro utile per definire il prossimo è il
diametro delle lenti finali. Tale parametro (in mm, esempio 55mm, 67mm, 72mm) si rende utile nel montaggio di filtri nella parte finale. Il secondo vero parametro da valutare è l'
apertura, ossia il rapporto tra la lunghezza focale e il diametro in mm. Questo parametro consente di misurare la quantità di luce che l'obiettivo può far passare all'interno. Si posiziona tra valori di f/1.4 (come minimo, ossia entra molta luce) e f/22 (entra poca luce). La differenza tra le varie posizioni dell'apertura però non è solo la quantità di luce che entra ma anche la cosi detta
profondità di campo. Si tratta di un parametro molto valutato in fotografia: in pratica è la capacità di "sfocare lo sfondo " rispetto al soggetto principale. Più basso è il numero F (es f/2.8) e più lo sfondo sarà sfocato rispetto al soggetto principale, ma anche più luce entrerà. Più invece sarà alto tale valore (es f/11) e più lo sfondo sarà visibile in contemporanea al soggetto principale.
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Immagine scattata a f/32 |
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Immagine scattata a f/5 |
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L'impostazione di apertura è usata con oculatezza (paroloneee) dai fotografi in base alle varie situazioni. Se per esempio si deve scattare ad un soggetto un primo piano, si cerca di ottene la visibilità solo del viso, sfocando lo sfondo. In questo caso useremo un basso numero f, per esempio f/2.
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Numero f/ basso, lo sfondo è sfocato |
Nel caso invece ci interessi ampia profondità di campo, da usarsi per esempio nei paesaggi, l'apertura sarà da portare verso valori alti, come f/22 o simili. Il problema di spingersi a questi valori alti è che si incorre nella diffrazione visibile nell'immagine, ma è comunque un problema di poco conto se non siamo fotografi professionisti.
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Numero f/ alto, si vede come sia tutto a fuoco |
E' importante adesso apprendere dopo tanta teoria un pochina di catalogazione delle ottiche. Esse infatti si possono dividere, in base a lunghezza focale o utilizzi, in varie categorie:
- Obiettivi GRANDAGOLARI: sono obiettivi con bassa lunghezza focale (a partire da 14mm circa per il formato 35mm) che permettono la ripresa di una grande quantità di cose, utilizzati per esempio per i paesaggi come quello dell'immagine sopra.
- Obiettivi NORMALI: hanno lunghezza focale intorno ai 50mm, corrispondete all'occhio umano, che sono quindi percepiti dall'occhio come simili. Usati per piani interi e foto in genere classiche.
- Obiettivi TELE: con lunghezza focale di oltre 70mm fino a 500, 600mm, usati per primi piani, caccia fotografica o per esempio fotografia astronomica.
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Grandangolare |
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Normale |
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Grandangolare |
Altre tipologie di ottiche meno utilizzate sono: i
Fisheye (occhio di pesce) che permettono di ottenere immagini molto distorte ma comprendenti un grande campo visuale. Poi ci sono i
Decentrabili, utilizzati per fotografare architetture evitando le distorsioni ottiche e le linee convergenti degli obiettivi classici.
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Macro |
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Decentrabile, vediamo le linee dritte |
Per ora è tutto ragazzi, apertissimo alle domande come sempre.. :)
C YA!